
L'intestino è un organo pieno di sensibilità, responsabilità e volontà di rendersi utile. Se lo trattiamo bene, lui ci ringrazia e ci fa del bene. L'intestino allena due terzi del nostro sistema immunitario.
Dal cibo ricava energia per consentire al nostro corpo di vivere e possiede il sistema nervoso più esteso dopo quello del cervello. Le allergie, così come il peso e persino il mondo emotivo di ognuno di noi, sono intimamente collegati alla pancia.
Prendendocene cura con consapevolezza possiamo tenere lontane innumerevoli patologie da quelle più fastidiose alle più pericolose.
Dal cibo ricava energia per consentire al nostro corpo di vivere e possiede il sistema nervoso più esteso dopo quello del cervello. Le allergie, così come il peso e persino il mondo emotivo di ognuno di noi, sono intimamente collegati alla pancia.
Prendendocene cura con consapevolezza possiamo tenere lontane innumerevoli patologie da quelle più fastidiose alle più pericolose.
Inoltre, secondo i risultati di uno studio pubblicato recentemente, e trovi il link in seguito, i batteri presenti nell’intestino svolgerebbero un ruolo chiave nello sviluppo dei deficit motori tipici della malattia di Parkinson.
«Per la prima volta si è scoperto un nesso biologico fra il microbioma intestinale e la malattia di Parkinson. Più genericamente, la ricerca rivela che una malattia neurodegenerativa può avere origine nell’intestino e non solo nel cervello, come si credeva in precedenza» spiega uno degli autori dello studio del: California Institute of Technology, Pasadena (USA)
«Vi sono indicazioni che il microbiota presenta alterazioni caratteristiche nei pazienti parkinsoniani» prosegue il neurologo «e sappiamo che la proteina responsabile della morte cellulare nel cervello dei parkinsoniani, l’alfasinucleina, si trova anche nell’intestino degli stessi pazienti. L’alterazione del microbiota favorirebbe l’ingresso dell’alfasinucleina nel cervello iniziando il processo patologico che porta poi allo sviluppo della malattia. Lo studio riportato in questo articolo supporta questa ipotesi e incoraggia la prosecuzione della ricerca sul microbiota».
È stato inoltre dimostrato che i batteri intestinali influenzano lo sviluppo dei neuroni, le abilità cognitive, l’ansia, la depressione e l’autismo, clicca qui per leggere la ricerca
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